Ceramica Sarda

L’arte ceramica a Dorgali affonda le sue origini nell’antichità, ma è nel XX secolo che subisce una trasformazione significativa. Nel 1900, Ciriaco Piras, allievo dello scultore Francesco Ciusa, fondò il primo laboratorio ceramico del paese. Le sue opere si ispiravano ai disegni di Salvatore Fancello, giovane artista locale che, sebbene abbia avuto una vita breve, ha lasciato un'impronta indelebile nell’arte ceramica sarda.

Le ceramiche dorgalesi si distinguono per l'uso di argille rosse e bianche, decorate con smalti e cristalline. Tra le tecniche più comuni troviamo incisioni e decorazioni a pennello, con cotture singole o doppie in forni elettrici. Alcuni laboratori continuano a utilizzare decorazioni a stampo con colori a freddo, soprattutto per oggetti decorativi che richiamano la tradizione.

A Dorgali sono numerosi i laboratori artigianali che preservano la tradizione ceramica locale. In questi luoghi, l'arte ceramica viene trasmessa di generazione in generazione, con una continua ricerca di innovazione che preserva però l’autenticità della tradizione. Artigiani locali lavorano con passione, creando una vasta gamma di manufatti che riflettono la ricca eredità culturale della regione.

L’influenza di Salvatore Fancello è ancora viva nelle opere dei ceramisti dorgalesi. Le sue innovazioni stilistiche e il suo approccio creativo continuano a ispirare molti artigiani locali, contribuendo a definire l'identità distintiva della ceramica dorgalese. Il Comune di Dorgali ha persino dedicato un museo a Fancello, situato all’interno del Municipio, per celebrare il suo contributo all’arte locale.

La ceramica dorgalese è un patrimonio culturale di grande valore che continua a evolversi grazie all'impegno degli artigiani locali.

La combinazione di tecniche tradizionali e influenze artistiche moderne garantisce la vitalità e la rilevanza di questa forma d'arte nel panorama contemporaneo.

Ceramiche Loi Lino


Ceramica Loddo


Non solo ceramiche di Enza Loi