Grotte


Il territorio di Dorgali e Cala Gonone si distingue per i fenomeni di carsismo, che hanno modellato in modo straordinario la roccia calcarea tipica del Supramonte, sia nella sua versione marina che montana. L'acqua, nel corso dei millenni, ha agito incessantemente, creando un paesaggio sotterraneo unico nel suo genere. In entrambi gli ambienti, si sono sviluppati chilometri di cunicoli, grotte e cavità naturali che fanno parte di un vasto sistema di gallerie sotterranee. Questi ambienti offrono un’esperienza di grande fascino e mistero, dove le imponenti stalattiti e le concrezioni di calcite, in continuo mutamento, sembrano custodire segreti millenari. Il territorio di Dorgali e Cala Gonone non è solo un capolavoro della natura, ma anche un laboratorio geologico che attira studiosi, speleologi e appassionati di esplorazioni sotterranee da tutto il mondo.


Grotta del Bue Marino

La Grotta del Bue Marino, con un'estensione di 70 km, si divide in tre rami, due dei quali sono visitabili. Il ramo nord, fossile, è accessibile dal 1950 e raggiungibile tramite il sentiero di Cala Fuili (è consigliabile prenotare se si arriva a piedi). Il ramo sud, aperto negli anni '80, si può esplorare per circa 800 metri. Il nome deriva dalla foca monaca (Su Oe Marinu), che viveva nel Golfo di Orosei fino agli anni '70 e utilizzava le spiaggette della grotta per svezzare i cuccioli.

All’ingresso si trovano petroglifi, simboli del Culto di Ozieri.

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Grotta di Ispinigoli

La grotta di Ispinigòli, situata nel Supramonte di Dorgali, è famosa per una colonna stalagmitica alta circa 38 metri che unisce il soffitto al pavimento. Il nome "Ispinigòli" deriva dalla località vicina, non da "spina in gola" come spesso erroneamente riportato. La sala principale ha una profondità di 35 metri e il percorso visitabile è caratterizzato da massi da crollo. Un'altra curiosità è l'Abisso delle Vergini, un inghiottitoio di 60 metri che collega la grotta di Ispinigòli a quella di San Giovanni Su Anzu. Il nome deriva da una leggenda sui sacrifici fenici, ma le ossa rinvenute sono legate a sepolture nuragiche.

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Grotta del Fico

Aperta al pubblico nel 2003, la Grotta del Fico si trova nel mare di Baunei, in Ogliastra, ed è accessibile anche da Cala Gonone con escursioni in barca. Considerata una delle grotte marine più belle della Sardegna, ha uno sviluppo di 1800 metri, anche se alcune aree sono ancora in fase di esplorazione. Al suo interno, il sacerdote baunese padre Furreddu studiò per la prima volta la foca monaca, osservando il suo comportamento.

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Grotta Toddeitto

La grotta di Toddeitto, si trova lungo il sentiero che da Cala Fuili porta a Cala Luna. È riconoscibile grazie a un grosso tronco di ginepro che attraversa il cammino. Dopo circa 80 metri, sulla destra, si trova la deviazione per la grotta. L’ingresso è accessibile tramite una scalinata in ferro che scende di 10 metri. La grotta non è attrezzata e presenta inghiottitoi, quindi è consigliato l'accesso solo a persone esperte con torce. Con la luce, le pareti calcaree e di quarzite brillano magnificamente.